Eseguire il ripristino

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Eseguire il ripristino

La funzione di ripristino database è disponibile a partire dalla versione 2019.11 di Certifico ADR Manager e non è compatibile con nessuna delle versioni precedenti.

 

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Solo versione Client

Questa funzione è disponibile solo nella versione Client.

Per la versione Desktop consulta il capitolo "Importazione".

 

Per richiamare il wizard guidato per il ripristino del database da un backup precedente, segui questa procedura:

 

Chiudi eventuali finestre aperte o altre istanze del software in esecuzione.

Nella finestra principale, fai click sul menù File e sul comando mnuFileRestoreDBs16 Ripristino database...

 

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Prudenza

Il ripristino di un database precedente comporterà la perdita di eventuali dati più recenti presenti nel database usato correntemente.

Usare questa funzione solo dopo aver reinstallato il software oppure subito dopo aver eseguito un backup del database.

In tutti gli altri casi, prima di procedere al ripristino, è vivamente consigliato effettuare un backup dei dati del database corrente se contiene dati più recenti.

 

I pulsanti Avanti e Indietro presenti nella finestra del wizard consentono di spostarsi sulla pagina successiva o sulla quella precedente. In alcuni casi, il pulsante Avanti potrebbe essere disabilitato: quando ciò accade, assicurarsi di aver compilato tutti i campi obbligatori presenti nella pagina per poter continuare sulla successiva. In qualsiasi momento il wizard può essere chiuso facendo click sul pulsante Annulla.

 

Il wizard di ripristino è composto dalle seguenti pagine:

 

1.Pagina di benvenuto.

2.Pagina dei requisiti.

3.Pagina per la scelta del percorso del file di backup.

4.Pagina di conclusione operazione.

Per maggiori informazioni sulle singole pagine, consulta i prossimi capitoli.

Pagina di benvenuto

Questa pagina accoglie l'utente e fornisce alcune indicazioni utili prima di iniziare la procedura. Si presenta come in figura:

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Pagina dei requisiti

A seconda della configurazione del computer o del tipo di connessione al database, il wizard potrebbe richiedere dei componenti aggiuntivi installati sul computer oppure altre indicazioni particolari. Questi requisiti preliminari sono visualizzati in una casella di testo insieme ad una liberatoria che l'utente deve leggere ed accettare prima di proseguire con la procedura di ripristino. La pagina si presenta come in figura:

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Dopo aver letto le istruzioni, occorre accettare la liberatoria mettendo la spunta sulla casella "Ho compreso le indicazioni precedenti" in modo da abilitare il pulsante Avanti e procedere con l'operazione.

Pagina per la scelta del percorso del file di backup

Questa pagina consente di specificare il percorso in cui si trova il file di backup da ripristinare. Se il file contiene più di un set, è possibile selezionare quale usare tra quelli visualizzati nella tabella. La pagina si presenta come in figura:

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Sono presenti i seguenti campi e controlli:

Nome e percorso del file: percorso completo del file di backup da ripristinare. Se lasciato vuoto, il software tenterà di usare il percorso predefinito di Microsoft SQL Server. Il campo è obbligatorio per le connessioni via LocalDB e facoltativo in tutti gli altri casi.

Pulsante Sfoglia: apre una finestra per la scelta della directory e del nome del file. I file di backup hanno estensione .BAK e possono trovarsi esclusivamente in percorsi locali. Nel caso in cui il database sia ospitato su un server remoto, la finestra mostrerà le directory presenti su quel server e non quelle del client. Per poter visualizzare l'albero delle directory, l'utente connesso al database deve avere adeguati privilegi.

Pulsante Default: ordina al wizard di usare il percorso predefinito di Microsoft SQL Server. Questa funzione non è disponibile per le connessioni via LocalDB.

Opzione Utilizza sempre l'ultimo set: se selezionata, ordina al wizard di utilizzare l'ultimo set tra quelli presenti nel file. Generalmente l'ultimo set è quello più recente a disposizione.

Opzione Esegui il ripristino usando il set selezionato: se selezionata, ordina al wizard di utilizzare il set di backup selezionato nella tabella.

Quando si sceglie un file di backup o si imposta il percorso predefinito, il wizard tenta immediatamente di caricare l'elenco dei set disponibili. Se non ci riesce, è molto probabile che il file non esista oppure non sia in un formato leggibile: in quel caso è difficile che il ripristino possa avere successo. Talvolta la tabella potrebbe mostrare un messaggio simile al seguente:

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Solitamente questo messaggio appare per file di backup corrotti oppure creati con nuove versioni di Microsoft SQL Server con formati non compatibili con la versione attualmente installata sul computer.

Premendo Avanti si aprirà la finestra di log e sarà possibile avviare l'operazione di ripristino con le impostazioni scelte nelle pagine precedenti. Prima di iniziare la procedura, è obbligatorio chiudere tutte le finestre presenti.

Log dell'operazione di ripristino

Durante l'intera operazione di ripristino, il wizard tiene traccia di un log con tutti gli eventi ed errori capitati nel corso della procedura. Nel caso in cui il ripristino dovesse fallire, questo log può essere salvato sul desktop ed inviato all'assistenza Certifico. Per avviare la procedura, fai click sul pulsante OK e attendi: l'operazione può richiedere parecchi minuti per database di dimensioni molto grandi. Su computer non particolarmente recenti, la procedura potrebbe richiedere molte risorse di sistema e il software potrebbe apparire bloccato: in questo caso, evitare di interrompere l'operazione ma attendere ulteriormente.

Al termine del ripristino, la finestra di log si presenta come in figura:

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Col seguente messaggio:

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Oppure, in caso di errore:

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Cosa fare in caso di errore

Nel caso in cui la procedura di ripristino presentasse dei messaggi di errore, prova a verificare i seguenti aspetti.

Non devono esserci altre istanze dell'applicazione aperte che lavorano sul database.

Altri programmi di terze parti, come per esempio antivirus o firewall, non devono interagire in background sui file.

Ci sia abbastanza spazio sul disco e il servizio di Microsoft SQL Server disponga di adeguati privilegi sul percorso selezionato. In caso negativo, cambiare percorso oppure aggiungere le autorizzazioni in lettura sulla directory.

L'utente di connessione al database deve disporre del ruolo adeguato (sysadmin oppure db_backupoperator). Il ruolo dell'utente può essere cambiato tramite utility di terze parti, ad esempio Microsoft SQL Server Management Studio Express.

I backup effettuati con versioni più recenti di Microsoft SQL Server non sono mai compatibili con le vecchie versioni e non possono essere ripristinati. Questo può accadere ad esempio se si cerca di ripristinare un backup effettuato con LocalDB su un computer in cui invece è installato Microsoft SQL Server 2008 R2, oppure un backup creato con Microsoft SQL Server 2008 da ripristinare su un computer con Microsoft SQL Server 2005. In questi casi per ripristinare il backup è necessario aggiornare Microsoft SQL Server; tuttavia questo potrebbe non essere sempre possibile sulle vecchie versioni di Windows per problemi di compatibilità. Ad esempio, l'ultima versione installabile su Windows XP è Microsoft SQL Server 2008 R2: eventuali backup creati con versioni successive a questa non potranno mai essere ripristinati su questo sistema operativo.

Eventuali backup creati con utility di terze parti o con caratteristiche aggiuntive (compressione, cifratura, backup incrementale, eccetera) potrebbero non essere supportati.

Se si usano supporti esterni, provare a sostituirli con altri o accertarsi che siano funzionanti.

Se una procedura di ripristino precedente era stata interrotta prima del tempo, il database potrebbe essere corrotto oppure trovarsi in stato "Offline" o "In ripristino". In quel caso potrebbe essere necessario intervenire con utility di terze parti, già citate nei punti precedenti.

Non provare mai a ripristinare un backup di un database di altri software diversi da Certifico ADR Manager! Il ripristino potrebbe essere comunque completato e il software non sarà in grado di collegarsi di nuovo al database.

Solitamente la procedura di ripristino esegue diversi tentativi prima di arrendersi e mostrare all'utente il fatidico messaggio d'errore. In alcuni casi, è possibile che venga proposto all'utente di provare a ripristinare un backup dal percorso predefinito di Microsoft SQL Server. Questa possibilità non è disponibile per le connessioni tramite LocalDB e si presenta col seguente messaggio d'errore:

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Nel caso in cui l'utente decida di procedere, il wizard tenterà di ripristinare il database dal file "MANFUL.BAK" eventualmente presente nel percorso predefinito. Se l'operazione riesce, verrà mostrato un messaggio di conferma al termine dell'operazione.

Pagina di conclusione operazione

Questa pagina si presenta al termine della procedura di ripristino ed appare come in figura:

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Il messaggio mostrato varia a seconda che l'operazione sia riuscita o meno. In caso di fallimento, il pulsante Indietro risulta essere abilitato e l'utente può eventualmente ritentare il ripristino magari specificando un altro percorso o un altro set.

Nel caso in cui il ripristino del backup vada a buon fine, è comunque consigliabile riavviare il programma e verificare che sia tutto a posto.